Nel corso degli anni '80 e '90 sono stati costruiti molti parchi divertimenti, in giro per il Giappone, ma la recente crisi economica li ha portati tutti alla chiusura nel giro di poco tempo. Sono stati chiusi al pubblico ma non demoliti, e le loro strutture in cartapesta sono ancora lì ad attirare l'attenzione di chi ci passa davanti.
Chihiro è una bambina di dieci anni, arrabbiata con i suoi genitori e già delusa dalla vita: la sua famiglia sta traslocando e l'unico ricordo che le resta della sua 'vecchia vita' è un mazzo di fiori. Il primo mazzo di fiori che le viene regalato, ed è un regalo d'addio...
Avendo sbagliato strada, la famiglia Ogino si ritrova davanti ad uno di questi imponenti Luna Park abbandonati, un enorme edificio rosso da cui si apre una galleria apparentemente senza fine, simile ad un'enorme bocca. Un po' per curiosità un po' per capire dove si trovino, i genitori di Chihiro decidono di dare un'occhiata al parco, portandosi dietro la riluttante figlioletta. I tre entrano così in un mondo abitato da antiche divinità e da creature magiche, un mondo governato da una strega malvagia cui Chihiro dovrà affidarsi per riuscire a portare i genitori fuori da questa misteriosa città incantata...
a mio parere stupendo...divertente a tratti, ma soprattutto mistico...un tuffo tra le credenze giapponesi, visto che troviamo all'interno: il duio del fiume, lo spirito del ravanello e tutti spettri protettori di qualche cosa...